Il Tufello è una delle borgate ufficiali sorta durante il Fascismo nell’area compresa tra via delle Vigne Nuove, Viale Jonio e Val Melaina, su un’altura di tufo a ridosso di Città Giardino Aniene e i lotti di Montesacro degli anni ’20. Come il Trullo, la borgata accoglie gli italiani rimpatriati dalla Francia e dalle sue colonie nei lotti costruiti da Sforza nel 1940, le cosiddette case dei Francesi.
Il quartiere rivendica una storia antifascista e una partecipazione attiva nelle lotte a difesa dei diritti sociali, divenuti tra i temi principali dei mural realizzati negli ultimi anni: la poster art di Harry Greb, Alice Pasquini, Aladin, la scuola del fumetto di Labpuzzle Bene Comune, Jorit con il ritratto di Valerio Verbano e il ricordo di Bobby Sands alla Palestra Popolare Valerio Verbano.
Il 2 novembre 2020 muore Gigi Proietti, cresciuto nella borgata e ricordato con affetto e orgoglio dalla cittadinanza con numerose opere realizzate subito dopo la sua morte: l’anonimo al mercato di Piazza Euganei, Lucamaleonte, Harry Greb, MA+MA.
Con l’inaugurazione della metropolitana Jonio nel 2015 il collegamento con il centro storico è finalmente più rapido e proprio all’ingresso è stata realizzata nel 2021 l’opera a pixel di Krayon che promuove il numero verde della gayhelpline. Nel 2017 nel Parco Jonio, sulla terrazza della stazione metropolitana, sono eseguite le opere di Moby Dick, Noa, Giusy Guerriero e Pietro Dudek che richiamano il mare e ricordano il film Ladri di biciclette che Vittorio De Sica ha girato nel 1948 nella desolazione della borgata, oggi divenuta un lontano ricordo.